Arriva l’allarme Processionaria

Attenti alla Processionaria

La processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto dell’ordine dei lepidotteri appartenente alla famiglia Notodontidae.

Il suo nome si origina da come si muove sul terreno, infatti la colonia si muove in fila, formando una sorta di “processione”.

Il suo areale va dalle regioni temperate dell’Europa meridionale, al vicino Oriente e perfino nel nord dell’Africa.

E’ un tipico insetto delle foreste in quanto si nutre voracemente delle foglie, nel caso del pino degli aghi.

Il ciclo biologico del parassita

La processionaria è attiva solo nel periodo che va dal tardo autunno a fine inverno/inizio primavera, e trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo sotto terra.

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Gli adulti iniziano a emergere dal suolo nel mese di agosto; dopo qualche giorno iniziano subito la ricerca della pianta più adatta per deporre le uova.

Ogni femmina produce un “ammasso” di circa 300 uova che viene fissato ad un ago dell’albero ospitante.

Ciclo biologico processionaria del pino FOTO “roma disinfestazioni.it”

Dopo almeno 4 settimane nascono le larve che nonostante le loro modesta dimensione sono già dotate di forti mandibole in grado mangiare i coriacei aghi.

In poco tempo, queste piccole larve, sono in grado di spogliare completamente un ramo, dopo di che si muovono in fila alla ricerca di un altro.

I bruchi vivono in gruppo, inizialmente sono giocoforza nomadi, spostandosi di ramo in ramo dove costruiscono nuovi nidi provvisori, ma verso ottobre formano un nido sericeo adatto ad affrontare il rigore invernale.

Nido della processionaria del pino FOTO “roma disinfestazioni.it”

In primavera e le processionarie riprende l’attività.

Poi, a primavera inoltrata inizia la loro migrazione, ed è proprio questo il periodo dove è più facile imbattersi in questi bruchi urticanti.

Essi infatti si dirigono, in processione, nel luogo più adatto per tessere il bozzolo, e lì si interrano ad una profondità variabile di circa 15 cm.

Lo stato di crisalide ha durata di circa un mese, ma in annate particolari può anche protrarsi per uno o più anni.

Trascorso questo periodo l’insetto esce dal bozzolo già adulto, l’adulto è una falena con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con delle striature marroni; la femmina è solitamente di dimensioni lievemente maggiori del maschio.

Falena di processionaria del pino FOTO “roma disinfestazioni.it”

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Salute

A dispetto di quanto si possa pensare, la processionaria, nonostante sia un vorace divoratore di foglie, non rappresenta una minaccia cosi grande per il ciclo vitale di un bosco, al contrario invece essa è un vero pericolo per l’uomo e gli altri animali.

Infatti i peli urticanti dell’insetto allo stato di bruco sono velenosi, e in alcuni casi, fortunatamente limitati, possono provocare anche gravi reazione allergica.

Effetti sull’uomo

I peli urticanti della processionaria si disperdono facilmente, non necessita per forza il contatto ma basta la semplice azione del vento.

I peli terminando con minuscoli ganci si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una intensa reazione urticante.

eruzione cutanea dovuta alla processionaria del pino FOTO “mediterraneaekoservice.it”

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In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale.

Quando i peli urticanti vengono a contatto con la pelle può comparire un fastidioso eritema papuloso (una papula è un piccolo rilievo della pelle, senza liquido al suo interno) accompagnato da rossore, bruciore ed un forte prurito che può durare diversi giorni.

In casi di reazioni più gravi si manifestano bolle o vescicole.

Più importanti sono le conseguenze quando i peli, od anche i loro frammenti, vengono a contatto con le mucose (occhio, naso, bocca) o peggio quando penetrano le vie respiratorie e/o digestive (vengono cioè inalati o deglutiti); per esempio sono comuni le congiuntiviti da processionaria, caratterizzate da rossore, prurito, fastidio ed abbondante lacrimazione.

Quando invece i peli vengono respirati può manifestarsi asma, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo

I sintomi possono comparire anche molte ore dopo il contatto, quindi non è sempre intuitivo risalire alla causa, e durano per diversi giorni.

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Come comportarsi

Per chi dovesse presentare, oltre a sintomi localizzati, anche sintomi sistemici gravi, quali, mancanza di respiro, vomito, abbassamento di pressione, malessere generale, è necessario rivolgersi urgentemente al Pronto Soccorso.

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La terapia viene calibrata in base alla gravità dei sintomi, il farmaco di elezione è il cortisone da applicarsi localmente (crema) o da somministrarsi per via sistemica (orale o in fiale da iniettare).

Utile evitare l’esposizione al sole dell’eritema.

Le cose da fare in caso di contatto sono:

  1. Fare una doccia, lavarsi i capelli e cambiare gli abiti (maneggiandoli con i guanti) sui quali potrebbero ancora essere presenti peli urticanti,
  2. Evitare di grattare le zone colpite per non aumentare il prurito e l’infiammazione,
  3. Lavare gli abiti contaminati ad almeno 60° maneggiandoli con i guanti,
  4. Valutare l’uso di rimedi antiallergici topici (creme e gel),
  5. Recarsi dal medico, al protrarsi dei sintomi.

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Effetti sugli animali

La processionaria se è un pericolo per noi uomini lo è ancor di più per i nostri amici animali.

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Infatti la processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire ed inalare i peli urticanti.

Danni sulla bocca di un cane dovuti alla processionaria del pino FOTO “http://ioconiglio.altervista.org”

Per il cane in particolare i sintomi sono spesso gravi.

Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.

Questo fenomeno tende con il passare dei minuti ad accentuarsi e soprattutto la lingua, a seguito dell’infiammazione, subisce un ingrossamento a volte raggiungendo dimensioni spaventose, col serio rischio di soffocamento.

Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.

Come comportarsi

La prevenzione prima di tutto.

Quindi nel periodo primaverile, e bene portare il proprio cane a spasso sempre al guinzaglio cosi da tenerlo sempre sotto controllo ed evitare eventuali contatti con la processionaria.

In caso di avvenuto contatto, per prima cosa bisogna rimuovere la sostanza irritante dalla bocca del malcapitato effettuando un abbondante lavaggio con una soluzione di acqua e bicarbonato.

Tale manovra è consigliabile farla con l’ausilio di una siringa senza ago o di una borraccia spruzzando ripetute volte la soluzione di lavaggio in bocca.

Dopo questo primo intervento si dovrà contattare il veterinario che valuterà altre cure appropriate a seconda della gravità del caso.

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